Cambiare le resine dell’addolcitore è molto semplice.
Ti basta preparare tutto l’occorrente, e riservarti un paio d’ore per l’operazione. Quindi prendi un sacco da 25 litri di resina per addolcitore, un sacchetto di 2 litri di quarzo, una caraffa graduata da almeno 2 litri, un foglio di plastica, 50 x 50 centimetri, da 1 millimetro di spessore, e un rotolo di nastro adesivo per indoratori, da 8 o 10 centimetri di larghezza. Vediamo come cambiare le resine dell’addolcitore.
Ultimo aggiornamento 2024-11-15 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
La prima operazione, dopo avere raccolto tutto l’occorrente nel locale dove c’è l’addolcitore, è quella di scollegare l’addolcitore dall’impianto dell’acqua. Se c’è un bypass nell’addolcitore, o lo hai realizzato tu a cavallo dello stesso, attivalo, e dirigi direttamente l’acqua verso l’impianto di casa. In alternativa puoi limitarti a chiudere la valvola che porta l’acqua all’addolcitore, e avvertire chi è in casa che per un paio d’ore non potrà usare l’acqua, perché rimarrà chiusa.
Ora devi staccare i tubi dell’impianto dall’addolcitore, sia in ingresso che in uscita, isolandolo completamente. Poi stacca la spina dell’addolcitore dal quadro di protezione, in modo da sospendere l’alimentazione elettrica. Una precauzione fondamentale, se non vuoi prendere una scarica elettrica mentre lavori.
Adesso devi afferrare delicatamente la testata dell’addolcitore e smontarla. In molti modelli questa testata è collegata al serbatoio dell’addolcitore con un’impanatura filettata che si avvita sulla bocca del serbatoio, ed è collocata proprio in cima all’addolcitore. In questo caso devi afferrarla e girare, fino a quando non si stacca dal corpo del serbatoio.
Se il sistema di fissaggio è diverso, regolati di conseguenza, ma fai attenzione a togliere la testata senza rovinare il sistema di fissaggio e l’eventuale guarnizione. Anzi proprio la guarnizione, una volta portata allo scoperto, prima di rimontarla va pulita con cura.
Appena rimossa la testata, e appoggiata di lato, devi prendere il serbatoio e girarlo sotto sopra, per fare uscire la maggioranza delle resine, scaricandole a terra, e poi le devi raccogliere in un secchio, pronte per essere gettate. Una parte delle resine però rimane attaccata al fondo e alle pareti del serbatoio, e va rimossa totalmente con l’aiuto di un getto d’acqua a pressione.
Quindi lasciando la tanica capovolta, o coricata su un fianco, devi rimuovere il tubo interno, generalmente si tratta di un tubo in polietilene da un pollice o da un pollice e un quarto, inserire la gomma con l’acqua a pressione, e scrostare per bene col getto le pareti interne e il fondo del serbatoio.
Puoi scaricare l’acqua di risulta in un chiusino a pavimento, o puoi pulire il serbatoio in giardino.
Questa è un’operazione da fare con attenzione, ripetendola più volte fino a quando tutta la resina non è uscita dal serbatoio.
Qualora le incrostazioni fossero particolarmente resistenti, puoi diluire della candeggina in un secchio d’acqua, buttarla dentro, e rimuovere la resina residua con uno spazzolone. Dopo ovviamente dovrai sciacquare per bene, per eliminare totalmente le tracce di ipoclorito di sodio.
Ora devi pulire accuratamente dalle resine anche la parte esterna del tubo centrale, e cioè quello in polietilene di colore nero che avevi rimosso precedentemente, e rimetterlo al suo posto dentro la tanica dell’addolcitore, infilandolo nella bocca di aggancio della testata. A questo punto però il tubo va protetto, per fare in modo che non ci finisca dentro il materiale, quando lo travaserai nella tanica. Per farlo ti basta avvolgerne l’estremità con il nastro adesivo per indoratori, in modo che sia totalmente sigillato, e assicurarti che il tubo alla fine sia collocato più centralmente possibile.
Per reinserire le resine nell’addolcitore, evitando che si disperdano intorno, devi realizzare un imbuto con un foglio di plastica, spesso un millimetro, e incollarlo con il nastro adesivo. Fai in modo che la bocca inferiore dell’imbuto sia all’incirca da 5 centimetri, in modo da non bloccare il deflusso del materiale, e appoggialo dentro la bocca del serbatoio, facendo attenzione che il tubo interno sia ben centrato.
Una volta collocato l’imbuto assicurati che sia fermo, e non possa ribaltare, riempi la brocca con i due litri di sassolini di quarzo, e versali nel serbatoio.
A questo punto apri il sacco della resina e riempi il serbatoio, per poco più della metà, aiutandoti con la caraffa. Durante l’operazione devi tenere fermo al centro il tubo interno, per evitare che si sposti durante il riempimento. Tutte le fasi di riempimento vanno effettuate indossando un paio di guanti di lattice puliti. Al termine delle operazioni di ribocco puoi togliere il nastro adesivo dal tubo interno.
A questo punto devi prendere la testata, controllare lo stato d’usura degli O-Ring, pulirli dai residui, e rimontarla, assicurandoti che sia serrata per bene. Poi ricollega i tubi dell’acqua e riapri le valvole, verificando che non ci siano perdite nei collegamenti. E, alla fine, fai un paio di rigenerazioni, testa che la durezza dell’acqua sia rientrata nei limiti e regola i bypass presenti.